giovedì 9 giugno 2016

Il suono alto e leggero, come liberare la propria voce



Rispondo con questo post a Mirella da Roma che mi scrive:
“Buongiuorno Prof. Cattaneo, sono Mirella da Roma, scrivo per chiedere se mi può aiutare nel mio caso "disperato", mi può dare qualche suggerimento? Studio da un anno e mezzo come mezzosoprano lirico e ho 24 anni. Il punto è che non riesco a cantare con morbidezza e il suono è sempre pesante, inoltre la mia laringe tende a salire e schiaccio un po i suoni. Le ho mandato un audio alla mail in cui Le faccio sentire, quando riesce può ascoltarlo?
Grazie tantissimo
”.
Mirella ho ascoltato l’audio e Le propongo di provare questo esercizio, utilizzerò termini semplici per farmi capire, il fine è di farLe sperimentare un suono aereo e sciolto, con un’articolazione libera dalla gola e da tensioni. Ricordo sempre che è difficile avere presente la realtà oggettiva se non si ha di fronte la persona direttamente, tuttavia ho ascoltato l'audio che mi ha inoltrato alla mail. 
Iniziamo:
  • pronunci  una M a bocca chiusa e la mantenga per due o tre secondi;
  •  lentamente apra la bocca senza spostare la risonanza, abbandonando la mandibola come se fosse anestetizzata, proprio come accade ad una seduta dal dentista. In questo modo sperimenta una risonanza alta, nella testa, come se il suono nascesse in alto e sotto di esso non esistesse più nulla (in alcune occasioni ho trovato utile l'immagine di suono come nuvola leggera che fluttua alta nella nsotra testa);
  • continui a pronunciare la M a bocca aperta e muova la mandibola a sx e dx o in alto e in basso, come se fosse un burattino: in questo modo non le è possibile usare la gola, il movimento deve essere sciolto come se stesse giocando. Questo esercizio semplice le permette di percepire che il suono non lo deve produrre  e costruire con i muscoli o con la gola ma esso è libero e sganciato dall’articolazione. Infatti Lei percepisce in questo modo sia un suono in alto (da sopra al palato fino all’apice del capo), sia un’articolazione sciolta e indipendente.
  • Le  propongo di provare a cantare su una terza ascendente e poi discendente tutte le vocali I-E-A-O-U muovendo la mandibola a destra e sinistra  o in alto e in basso come un burattino: la sua voce risulterà alta e non costretta, la voce sarà sganciata dal corpo.
  • Successivamente prenda un pezzo che desidera cantare: inizi a cantarlo prima tutto vocalizzandolo con la M a bocca aperta + movimenti mandibola e successivamente con le parole muovendo sempre la mandibola in modo sciolto. Si ricordi di muovere  la mandibola a sx e dx velocemente e con gesto continuo e durante questo movimento inizi a cantare, la sua voce al di là di ciò che fa il suo corpo è libera di espandersi, è in posizione alta e vibrante..
  • Con l’allenamento si abituerà a fare nascere il suono in alto lasciando tutta la parte da sotto al palato in giù completamente sciolta, come se non esistesse. 
  • Memorizzi bene queste sensazioni, il passaggio successivo sarà quello di cantare senza muovere la mandibola a sx e dx o alto/basso come nell'esercitazione propedeutica, ma semplicemente di articolare morbidamente mentre il suo come una nuovoletta resta in alto.
Mi scuso con i lettori se ho utilizzato una comunicazione meno tecnica e più pratica, è stata una scelta didattica funzionale.
A presto 
 Andrea Pietro Cattaneo