Cominciamo
con l’allenare la respirazione diaframmatica.
a)Prima di
tutto mettiamoci in piedi con le gambe leggermente aperte e i piedi ben
piazzati al suolo. Svuotiamoci completamente strizzando bene i polmoni come se
fossero delle spugne e rimaniamo per qualche istante in apnea. Poi quando abbiamo fame di aria afferriamo
con le mani le ultime due o tre costole e cerchiamo inspirando di allargare
lateralmente questa zona, proprio come se avessimo una fisarmonica tra le
costole, ricordate?Apriamo bene in basso il torace poi quando espiriamo
lasciamo che le costole si chiudano mentre i muscoli addominali strizzano i
polmoni. Ripetiamo almeno per una ventina di volte. Osserviamoci allo specchio:
vedremo subito che la nostra postura migliora, assumendo un aspetto più
“nobile” dato dall’apertura del torace. Attenzione:
all’inizio il movimento sarà meccanico, successivamente cerchiamo di pensare al
fiato caldo che massaggiando
le costole le allarga in maniera elastica, questa che può sembrare una banalità
invece è un obiettivo importantissimo da raggiungere!La morbidezza del respiro
è importante.
b)Inspirazione
curando di allargare bene le costole lateralmente e poi sgonfiare velocemente
il torace contraendo la muscolatura addominale e pronunciando una lunga
“ssssssssssssssss” oppure “ffffffffffff” fino a esaurimento fiato, mentre le
costole si chiudono velocemente. Ciò che si percepisce è il lavoro muscolare
addominale mente si strizzano i polmoni, lasciare che gli addominali spingano
in alto il diaframma e pensare al fiato continuo come se spegnessimo delle
candeline. Provare almeno una ventina di volte.
d) Ora
facciamo un passo in più, questo esercizio serve ad allenare la respirazione
diaframmatica, rendendola completa. Si tratterà di cominciare il movimento
inspiratorio aprendo lateralmente le ultime costole (1) e in seguito di
espandere il riempimento del torace anche in alto (2). Cominciamo: espirare
buttando fuori tutta l’aria, quando siamo a corto di aria inspirare iniziando
ad allargare le costole lateralmente, come fatto in precedenza. A questo
punto lasciare che l’aria salga anche
alla parte alta dei polmoni, ponendo
attenzione alla zona posteriore dei dorsali, che deve essere libera di
gonfiarsi. L’impressione è quella di aprire la schiena.
Il torace si amplia lateralmente,
in alto, davanti e dietro,vedi figura:
Per aiutare l’allievo a volte
suggerisco alcune immagini che possono facilitare l’apprendimento di una
respirazione diaframmatica completa:
- pensare che all’interno del torace ci sia un piatto estendibile per cui sempre cominciando ad allargare le ultime costole si può continuare ad espandere il torace allargando il piatto in ampiezza. L’idea di avere un piatto elastico o un disco facilita l’immagine che il torace si apre e si gonfia anche in alto, davanti e dietro, non solo a lato;
- pensare che il torace sia come un contenitore dalle pareti elastiche e immaginare un salvagente posto a metà torace ( zona medio-bassa del torace) per cui inspirando il torace si allarga in tutti i suoi diametri, laterale, frontale e posteriore;
- pensare di avere un bicchiere o una tazza posti nel torace, la cui base sono le costole laterali e la sommità lo sterno. Inspirando allargare le costole lateralmente e poi riempire il bicchiere dal basso verso l’alto;
In altre occasioni ho suggerito di
immaginare di avere un palloncino nel torace
e di doverlo riempire dal basso verso l’alto, il palloncino ha le pareti
elastiche come elastiche vanno pensate le pareti del torace al momento di
inspirare.
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