Senza perderci in troppi elementi inutili per
respirare correttamente con il diaframma è’ importante concentrasi sul
movimento delle ultime due o tre costole, quelle che stanno in basso nel torace
e che per loro natura sono le più mobili. Grazie all’apertura e lo sfruttamento
di questo movimento costale il diaframma si può distendere e tirare. Stando in
piedi, mettendo le mani a “pinza” e afferrando le costole basse tra le dita è
possibile avere la sensazione tattile e
visiva del movimento. Propongo questo
esercizio propedeutico: mani sulle ultime costole, inspirando con il naso e non con la bocca, con calma, cerchiamo di
sentire l’aria che entra dal naso, pensiamo all’aria calda che entrando dilata
il nostro corpo come per massaggiarlo, pensiamo
all’ampiezza e alla profondità.
Immaginiamo il percorso che l’aria fa nel retro naso, nella faringe e
lungo la gola, fino ai polmoni. Pensiamo al fiato che scende in basso caldo e
morbido e allarga le ultime costole, le nostre mani si spostano lateralmente. Questo
è il primo e fondamentale passo per una presa d’aria ne troppo alta e
superficiale, ne troppo bassa e insufficiente, nelle figure 1 e 2 è possibile
visualizzare quanto esposto.
Fig.1 Nella figura 1 viene evidenziata la parte che
va
allargata inspirando cioè la zona bassa del torace, le
ultime due o tre costole
Fig. 2: si può visualizzare il movimento di allargamento orizzontale
Al di là di tutti i discorsi anatomici e fisici che si possono fare lasciamo stare di pensare ad altro, lasciamo stare la pancia, e ogni altro dettaglio limitandoci a fare semplicemente quanto esposto sopra, i risultati non tarderanno a farsi vedere: concentriamoci sull’allargare le ultime costole. Potrebbe essere utile immaginare di avere una fisarmonica posta tra le ultime costole in basso della gabbia toracica e di doverla allargare, orizzontalmente. Tutto qui, niente di più!Il primo
scalino è
stato affrontato e si può superare solamente esercitandosi con la pratica. Un
esercizio sicuramente positivo è quello di mettere due mani all’altezza delle
costole lateralmente, con le dita dietro la schiena e il pollice che preme
anteriormente sull’addome e le costole anteriori (o viceversa). Respirando dal
naso aprire bene le costole allargandole pensando all’immagine della
fisarmonica.
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