sabato 26 maggio 2018

Suono aereo e a fuoco, staccato dalla gola

Ciao a tutti,
in questi giorni ho ricevuto diverse richieste in cui mi è stato chiesto di scrivere ancora qualche post su come ottenere un suono alto, aereo e a fuoco, staccato dalla gola. Premetto sempre che la scelta migliore e ottimale è quella di fare lezioni dal vivo poichè la tecnica vocale, dal mio punto di vista, non è un insieme di nozioni da applicare pedissequamente, ma va costruita sempre considerando le peculiarità del singolo cantante e in un ottica di interscambio. Anche se sono contento di sapere che il materiale che posto vi è utile, considerate sempre quanto detto sopra. 
Come ottenere un suono aereo, a fuoco e staccato dalla gola? Le strade sono infinite, in questo post suggerisco una possibile direzione, sperando di essere sempre chiaro e utile.

Dunque, spesso i cantanti neofiti usano la gola per cantare, ovvero ci si concentra sul suono che nasce in questo punto, la conseguenza è che più si sale in acuto e più la voce può stringersi, ciò è acuito dal fatto che l'interno del cavo orale viene tenuto irrigidito oppure manca la morbida dilatazione interna che permette alla voce di salire in alto, uscire ampia e morbida. 

Un suggerimento che potrebbe aiutare è quello di pensare al moto di piacevole sorpresa.


Provate ad inspirare mimando questo movimento e concentrandovi sulla dolce e morbida dilatazione interna, come un senso di spazio all'interno del cavo orale che viene  a crearsi. Provate a mimare questo gesto dicendo una HA, ripetete fonando e mantenendo poi la vocale A per qualche secondo. Importante tenete la mandibola e mento morbidissimi. Dunque ampiezza del cavo orale e mento morbido. Sentirete una A alta e ampia’ lasciate che si espanda su tutto il
volto e proiettatela lontano. A livello tecnico, senza entrare in dettagli inutili per questo fine, il palato molle resta alto e le pareti della faringe e tonsillari restano dolcemente dilatati, questa posizione è ottimale per permettere alla voce di andare in alto morbida e ampia, eliminando l'uso della gola. 
Questo senso di ampiezza va sempre mantenuto cantando, attenzione: non si deve tendere la muscolatura del cavo orale in modo rigido e meccanico ma affidatevi sempre alle sensazioni e alle immagini mentali, pensando a qualcosa di piacevole, si tratta di una dilatazione morbida

Ora suggerisco un'altra immagine che è stata spesso utile con gli allievi ed ha sortito presto benefici effetti, è un esercizio semplice.
Porre un dito bilateralmente nella parte posteriore degli zigomi (all'altezza del condilo), inspirare con moto di sorpresa e, mantenendo lo spazio aperto e dilatato, pensare che il suono sale e arriva dove avete posizionato le dita e da li gira come una cupola in avanti, proseguendo sempre dritto al volto, come se seguisse una strada piana e ampia. 
Lasciate che la risonanza si espanda sul volto. 
Ho preparato quest'imamgine che spero possa rendere visivamente chiaro l'esercizio: la freccia arancione è il fiato/suono che sale in alto e arriva al cerchio viola (punto in cui avete posizionato il dito), qui è come se il suono esplodesse e proseguisse con un gesto a semicerchio o a cupola diregindosi acanti al volto. Esercitatevi sulla HA, pensando ad un fiato caldo come se alitaste o appannaste un vetro, cantate su piccoli intervalli di treza o quinta ascendendo e discendendo di semitono in semitono e poi passate a sperimentare anche la latre vocali, tenendo come punto di riferimento il fare salire la voce dove avete posizionato il dito. Pensate sempre a tanto fiato che esce e in modo continuo verso l'esterno. Successivamente potete sperimentare piccole frasi cantate.


 Spero vi sia stato utile, come sempre per qualsiasi dubbio contattatemi.

A presto