Rispondo ad Alice che nei post precedenti mi ha
posto la domanda di come poter cantare e iniziare i suoni senza usare la gola.
Ricordo che questi post hanno carattere informativo, è importante essere
seguiti personalmente da un insegnante di canto che possa guidare l'allievo in
maniera mirata. Nel limite di questo mezzo cercherò di dare qualche
suggerimento, che spero possa risultare utile, non dimenticate che per
qualsiasi dubbio potete contattarmi.
Cercherò di essere più chiaro e conciso
possibile: il canto cosidetto "di gola" si verifica quando l'allievo
focalizza l'attenzione dell'origine del suono e della voce parlata a livello
della gola e delle corde vocali, spesso utilizzando in maniera eccessiva la
muscolatura del collo. In altre parole si fa iniziare o si attacca il suono a
livello della gola. Ovviamente il suono come sappiamo nasce dal contatto delle
corde vocali con l'aria, l'obiettivo di un cantante è quello di cantare con
morbidezza liberandosi dal senso di costrizione che subentra usando la gola,
imparando ad impostare la voce per usarla senza fatica, per molto tempo e con
il minimo dispendio di energie. Ciò è possibile attraverso un lungo training poiché
gli elementi da coordinare sono differenti.
Fatta questa premessa come è possibile non
cantare di gola? Offro un suggerimento: il lavoro verte sul pensare al suono
non come originato dalle corde vocali e portato su e fuori con il fiato, ma
esso va pensato già alto, come se fosse un fiocco di neve che scende dall’alto,
questo è il concetto di base: suono
elevato. Dunque una volta inspirato correttamente il cantante deve pensare
e immaginare che il suono nasca in alto, agli allievi generalmente suggerisco
di pensare ad una pallina o una sfera di luce che nasce in alto e davanti al
volto e che rimane alta fluttuando, come se galleggiasse in sospensione.
Oltre al pensiero, un esercizio utile è quello di
emettere una HN ascoltando la risonanza alta che si produce e proprio qui dove
fluttua la HN si pensa all’immaginario attacco o origine del suono. Dunque si
sposta l’attenzione dalla gola alla parte alta del volto. Ora, al posto della
HN provare a pronunciare una O lascando che essa nasca in alto e fluttui
sospesa, contemporaneamente rilassare la mandibola come se fosse anestetizzata.
In tal modo la gola si sgrava poiché il
suono nasce ed è sospeso in alto e li rimane fluttuando, sotto bocca e gola
sono rilassate e morbide mentre si mantiene fisso l’attacco alto. Spesso si
percepisce un senso di suono aereo, molto leggero e questo aspetto è positivo.
A questo punto offro un ulteriore suggerimento,
pensando al suono come ad una sfera di luce che nasce e fluttua alta, emettendo
la O lasciare che le risonanze si espandano ovunque, a 360° come se i raggi
andassero ovunque: in alto, in basso, lateralmente e frontalmente. Dopo avere
eseguito questo esercizio è possibile iniziare a cantare pensando sempre a
questo attacco molto alto mentre in
basso gola e mandibola sono morbidi.Questa idea di suono sospeso in alto dovrebbe aiutare chi tende ad usare la gola.
Offro delle immagini per darne un’idea visiva.
A sinsitra il suono che dalla gola sale in alto ede sce fuori dalla bocca: potendo dare origine ad un suono cosidetto di gola. A destra l'imamgine del suono attaccato o originato in alto simile ad una sfera di luce che si espande a 360°, mentre la mandibola e gola si rilassano.
Per chiunque desideri approfondire le basi del canto suggerisco la lettura dell'opera: "Semplicemente cantare", ABeditore- Andrea Pietro Cattaneo. Ricordo che per qualsasi dubbio o incertezza potete contattarmi.
A presto e spero di essere stato utile.
Andrea